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Diari di viaggio
novembre 2018

“Inizierei a parlarvi di questo viaggio facendo una breve introduzione.
A mio parere nei confronti di questo paese ci sono tutt’ora alcuni pregiudizi, le persone che decidono di andare in Iran vanno rasserenate perché è un paese che negli anni si è decisamente modernizzato ed aperto al turismo, con una popolazione molto accogliente e disponibile.
Il tour è partito da Teheran, dove abbiamo visitato il Palazzo Golestan, la reggia del re Nasser Al-Din-Shah, il museo Archeologico e il Museo dei Vetri.

Teheran è una metropoli, grandissima, solo di giorno fra abitanti e pendolari conta 17 milioni di abitanti (questo per farvi capire la grandezza di questa città).

Qui abbiamo pernottato presso l’Espinas Palace Hotel, rimane leggermente fuori dalla vita caotica del centro ma con una vista spettacolare su tutta la città. A seguito di un piccolo volo interno con la Zagros Airlines (dove ho fatto un ottima merenda con budino e biscotti) siamo arrivati presso Shiraz. A Shiraz ci siamo dedicati alla visita della tomba dello scrittore persiano Hafez e della moschea di Nasir-ol-molk (molto luminosa e colorata). Qui abbiamo pernottato presso il Chamran Hotel, anche questo con una vista mozzafiato sulla città. Dopo la breve visita di Shiraz abbiamo raggiunto Persepoli, città molto antica, dove si possono trovare 4 tombe dei 4 re e numerosi bassorilievi. Da Persepoli abbiamo proseguito in pullman fino a Isfahan, con un piccolo stop a Pasargade per la visita della tomba di Ciro il Grande.

Isfahan secondo me è la città che può piacere di più a un occidentale, bella, grande, pulita…perfetta!

Considerata una fra le più belle piazze in assoluto ed è la seconda più grande di tutto il mondo (cosi ci ha riferito la guida). Qui abbiamo visitato 3 moschee, molto grandi e con vari colori simili al Turchese, concludendo con un po’ di tempo libero per lo “Shopping” in questo “mercato” sotto la loggia della splendida piazza.
Infine Qom è l’ultima città che abbiamo visitato. Essendo considerata la città santa qui la religione è molto più sentita e si vede anche dall’abbigliamento delle persone che non è così aperto e moderno come nelle altre città.
Clima: l’inverno è freddo, come da noi direi… i periodi migliori per visitare questo paese sono le mezze stagioni, che sono chiaramente quelle con più turisti, ma la primavera secondo me è ottimale.
Abbigliamento: una delle cose che preme di più quando si va in Iran è proprio l’abbigliamento! Un uomo con pantaloni lunghi e maniche lunghe va benissimo (anche se ho visto tanti uomini anche a maniche corte…) per quanto riguarda le donne il velo è obbligatorio, ma se si vedono i capelli o metà testa non c’è problema sono molto tranquilli, mentre per il resto si possono mettere anche pantaloni senza accentuare troppo le forme del fisico e mettere magari delle magliette un po’ più lunghe, per le donne la lunghezza massima delle maniche sopportata è fino a sotto il gomito, ma ripeto sono molto tranquilli e tolleranti.
Cucina: si mangia principalmente: agnello, pollo e riso! Molte le verdure e l’utilizzo delle spezie è risultato moderato rispetto alle aspettative. Molto famosi per lo zafferano sia a livello culinario che a livello terapeutico.

Del resto che dire bellissimo viaggio, che avrei fatto con più calma ma che è stato una scoperta e un qualcosa di diverso dal solito.”

Miriana Tapin
Travel Designer